Quando si leggono certe cose più che un post ti viene voglia di fabbricare una ventina di molotov più che un post...
...poi, però t'accorgi, che se digiti Carrefour di Assago (e così te l'ho scritto due volte, tiè) sui motori di ricerca in quarta posizione esce la notizia.
Allora t'accordi che l'idea di poul the wine guy non è malvagia, che anche se piccoli possiamo lavare via le belle facciate pubblicitarie di 'sti stronzi e mostrare la merda che vi rimane.
E vi dico anche di cliccare il cliccabile, ogni singolo post sulla vicenda, o articolo che vi rimanda, va cliccato e ricliccato, linkato e rilinkato.
E non venga la Carrefour (e tre!) a dire, nella mail di risposta, che non è colpa propria, che i suoi dirigenti non c'entrano nulla... balle!
Quello che a 'STE MERDE (perchè sono delle MERDE, altro che imprenditori) interessa, e lo scrivono chiaramente è:
"Ci auguriamo peraltro che un singolo sfortunato episodio non pregiudichi il rapporto di fiducia che siamo riusciti a costruire con le migliaia di Clienti che ogni giorno frequentano i nostri punti di vendita e che ci scelgono anche per i valori che contraddistinguono la nostra insegna. "
Che è un po' come dire: "mo non è che 'sta cosa la sbandieri in giro e ci fai fa na figura del cazzo, vero? In fondo a tutti i normali li trattiamo bene"...
... mavaffanculovà!
La mail di Barbara mi ha toccato molto. A lei e al bimbo mando il più grande abbraccio che un misero blogger può dare.
Salem
martedì, settembre 16, 2008
Carrefour di Assago
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3 commenti:
beh
oddio,
sembra imputabile alla stronzaggine dei singoli, più che al supermercato...
E si Prefe,
peccato che quei singoli stronzi erano stati assunti dalla carrefour, che tiene a precisare che non vuole che la soddisfazione di migliaia di clienti sia confusa con la delusione del singolo.
Ma qui c'entra un sistema, quello dell'anonimato dei centri commerciali e dei supermercati, in cui sei solo le banconote che porti in tasca.
Devi essere, veloce, zitto ed efficiente, altrimenti non conti, sei una particella che non contribuisce al business.
E dov'è allora l'attenzione al cliente la carrefour millanta se sono i primi loro, con le loro architetture, subdole seduzioni del marketing a volerci anonimi.
Quel bambino, infatti, è stato preso a male parole perchè tutti, presi dal tempo che stavano perdendo è andato oltre l'apparenza. Insomma è vittima prima di tutto di un anonimato, di una frenesia, che non mi pare che Carrefour, Auchan, S lunga, SMA o quant'altri combattono.
Ci vogliono abbastanza rincoglioniti per svuotarci le tasche ma non abbastanza per dare dei "problemi".
Insomma ci vogliono tristi e spendaccioni, perchè gli conviene.
Come si può combattere questo pauroso distacco dall'anima delle cose e delle persone caro Salem? Riappropriarsi del territorio, della scienza, dell'arte, dell'amore e di tutto quello che il mercato spaccia come sua proprietà. Non mi viene altro in mente!
Con amarezza, con tanta tristezza al pensiero di dover stare ai loro giochi.
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