lunedì, ottobre 13, 2008

Il blues della 'nduja

La casa marcia mi mancaaaaaa!!!




Un tributo...
...un saluto

giovedì, ottobre 09, 2008

Solidarietà



Sabina non mollare

martedì, settembre 16, 2008

Carrefour di Assago


Quando si leggono certe cose più che un post ti viene voglia di fabbricare una ventina di molotov più che un post...
...poi, però t'accorgi, che se digiti Carrefour di Assago (e così te l'ho scritto due volte, tiè) sui motori di ricerca in quarta posizione esce la notizia.
Allora t'accordi che l'idea di poul the wine guy non è malvagia, che anche se piccoli possiamo lavare via le belle facciate pubblicitarie di 'sti stronzi e mostrare la merda che vi rimane.

E vi dico anche di cliccare il cliccabile, ogni singolo post sulla vicenda, o articolo che vi rimanda, va cliccato e ricliccato, linkato e rilinkato.

E non venga la Carrefour (e tre!) a dire, nella mail di risposta, che non è colpa propria, che i suoi dirigenti non c'entrano nulla... balle!
Quello che a 'STE MERDE (perchè sono delle MERDE, altro che imprenditori) interessa, e lo scrivono chiaramente è:

"Ci auguriamo peraltro che un singolo sfortunato episodio non pregiudichi il rapporto di fiducia che siamo riusciti a costruire con le migliaia di Clienti che ogni giorno frequentano i nostri punti di vendita e che ci scelgono anche per i valori che contraddistinguono la nostra insegna. "
Che è un po' come dire: "mo non è che 'sta cosa la sbandieri in giro e ci fai fa na figura del cazzo, vero? In fondo a tutti i normali li trattiamo bene"...
... mavaffanculovà!

La mail di Barbara mi ha toccato molto. A lei e al bimbo mando il più grande abbraccio che un misero blogger può dare.



Salem

sabato, settembre 13, 2008

La nuova Alitalia

mercoledì, settembre 10, 2008

Un omaggio



Ce lo avevo da un po' in testa.

E' un piccolo omaggio a questo tizio qui che mi segue e mi commenta e una volta mi ha pure intervistato...
vabbuò è cosetta così in B/W giusto per non dimenticarmi com'è fatta una penna grafica.
Aspettando un ritorno vero e proprio.

Un affaccendatissimo Salem

giovedì, settembre 04, 2008

Calorosa Accoglienza



Sì, sono tornato, ci sarebbero tante cose da dire, anche di serie. Ma forse non è questo il momento.
Perciò, per adesso, va bene questo piccolo segno di resuscitante ispirazione.

un saluto

Salem

venerdì, luglio 18, 2008

controffensive



La mia camera sembra Saigon, ve lo giuro.
Ogni santa notte, le imboscate mi trucidano mani, dita e caviglie.
Che poi sembrano addestrate a colpire dove fa più male...

...maledetti cecchini ronzanti!

martedì, luglio 01, 2008

Sono Zio




perchè io sono un blogger dal cuore duro, che cerca sempre di trovare il lato paradossale delle situazioni. Che non si fa mica intenerire.

Tzè, tutti attorno alla culla, manco fosse scoppiato un bancomat...

...io invece...
...io invece sono superiore...

tze'


Steeeeeellaaaaaa di ziiiiiooooooo! Amoooooreeeeee!

Che v'avevo detto?

domenica, giugno 22, 2008

Bello Bello

Ho trovato 'sta cosa.

Permette di creare una word cloud per un qualsiasi testo.
Il suo utilizzo è semplice e veloce.

E secondo voi mi facevo scappare un occasione simile?


Cliccate per ingrandire

venerdì, giugno 20, 2008

Le Zanza-infami

mercoledì, giugno 18, 2008

Mission Impossible



Ma io preferisco chiamarli CAZZI AMARI.

Esame tra tre giorni: Il ministro dell'apprendimento nel mio cervello ha appena varato il decreto "matematica creativa"

domenica, giugno 15, 2008

Un'intervista sui generis




Di pazzi furiosi ne esistono tanti.
E qui in Italia, in generale, tendiamo a metterli nei posti che più sono loro congeniali. Tipo presidenze del consiglio, ministeri delle riforme, etc. etc.

Evidentemente, uno dei tanti, di cui ne ignoro la collocazione nella scala gerarchica della regione Sicilia oltre all'esito del suo test del Rocharch, ha deciso di intervistarmi, fornendomi, quindi, ulteriore prova del fatto che il suo pusher gli taglia la roba con il sapone di marsiglia.

Insomma, prendete me, che il mio, di pusher, quando gli ho chiesto con che cosa mi tagliava la roba, mi ha risposto: " E con quello che uso con le bande di albanesi: il Macete!", e il suddetto blogger, noto in numerose questure come Brukoniglio. Mescolate a fuoco vivace aggiungendo rabbarbaro, chiodi di garofano e abbondante nero d'avola, e quello che ne viene fuori è quest'intervista.

Apparte gli scherzi, ringrazio il Bruko per la sua ospitalità e soprattutto per il fatto di seguirmi con affetto. Cosa, questa, assolutamente reciproca.

La tana del Brukoniglio... visitatela e soprattutto iscrivetevi al feeder, sicuramente vi divertirete!

Salem

Disclaimer
Questo blog non ha responsabilità su eventuali lacerazioni, contusioni, asportazioni di reni arrecati ai visitatori e sulle tastate e/o battute a sfondo erotico ricevute dalle visitatrici durante la visita alla tana del Brukoniglio. Inoltre, non si accettano lamentele da parte del Brukoniglio stesso per questo post ;)


mercoledì, giugno 11, 2008

Una bellissima sorpresa



Il mio caro Pax, penna sublime, mi ha sorpreso con questo pensiero, uno scritto che non sapevo come rendere, in vignette o altro. Ho deciso quindi di non sporcarlo, riportandolo così com'è.

A lui lascio un abbraccio.

A voi lascio quello che ha scritto:

UNA ZANZARA A DICEMBRE, REPRISE


Zanzare a dicembre…cose che schiacci al muro con fare imperiale da Napoleone offeso. È una questione di spazio, in sintesi: il movimento non autorizzato nella mia stanza. Se ci invito una signorina, e va bene. Se ci passa un amico per la notte, e va bene atto II. Ma la zanzara no: è una violazione della privacy. Io dormo e lei si lecca i baffi, non vale. Almeno bisognerebbe giocare alla pari: un metro e settanta io, un metro e settanta lei. Solo che poi voglio vedere a correre per la stanza, con unmetroesettanta di animale che ti chiede la cena! E se poi russa, il giorno quando mi faccio la pennica? Come la mettiamo?


Le zanzare a dicembre sono gli eventi inaspettati che arrivano senza nome e cognome e mettono sottosopra la tua linea piatta quotidio-metropolitana: “Signora, lei ha un tumore, 6 mesi”. Pizzico di zanzara, leggero schiaffeggio per colpire e sgrattino per non sentire. Il prurito si trasforma in dolore. Puntura.


Le zanzare a dicembre sono il ronzio maledetto di un’idea: il giorno lo passa a sonnecchiarti dentro e accanto, poi il sole si ammaina e lei spiega le ali. Tu non ti spieghi un bel nulla: chi ce le porta, queste idee, in mezzo alle pieghe dei pensieri serali? Il consuntivo della giornata si trasforma nella preview delle prossime angosce. Scatti non autorizzati, non voluti ronzii che si trasformano in pizzichi. Puntura.


Zanzare a dicembre. Domande giganti chine su formicai di risposte in fuga. Paragoni da entomologo, allegorie della nostra frenesia quotidiana perfettamente organizzata, geneticamente migliorata, resiste ai migliori tentativi di natura e poesia. Te la trovi quando meno te l’aspetti e ti accorgi che arriva da lontano. Ti seguiva da un bel pezzo, ti girava attorno. Ronzava. E adesso attacca. Puntura.


Zanzare in the air: sorridi, umano. È la dimostrazione che c’è sempre qualcuno più stronzo di te. Anche se ti chiami “Vape” o “Baygon”. Sorridi e chiama a raccolta le tue nevrosi, concentrale nel sublime gesto della ciavatta a velocità iperluce di pizzo o di chiatto. Regala alla tua carta da parati in tinta freddo-tristezza l’emozione di un colore vivo. Rosso, rosso-personale (era mio fino a due minuti fa!). rosso sangue. Sipario. Dicembre.


PAX




lunedì, giugno 09, 2008

Così a tempo perso


Lessi una volta, non ricordo dove, che un mendicante sa chi gli lascerà una moneta osservandone le scarpe.
Insomma, ho pensato a questa frase, guardando un mucchio di scarpe non mie su un balcone in una casa non mia e l'ho disegnate.

Un attimo di libertà...
...en plein air

martedì, giugno 03, 2008

Pensando agli amici Telesi


Ad una certa ora della notte è meglio che uno non riguardi il proprio moleskine, perchè ci potrebbe trovare loschi individui dentro...

...oh, niente, mi piaceva sto ritrattino di Vix e l'ho postato. Vabbè?

Un salutone agli amici Telesi.
Mi scuso con Gesù per averlo nominato in vano.


UPDATE: se vi chiamate Lisa e non visualizzate l'immagine del Vix, mi scuso, ma non l'ho ASSOLUTAMENTE fatto apposta. ihihihih.... mi dispiace...


...Vabbè va...
... cliccate qua per visualizzare!

domenica, giugno 01, 2008

The day after the day after Friday...

Ovvero... "goodmorning sunday... una ceppa"



Signori lettori, so che siete migliaia e migliaia, e che se vi incazzate potreste anche darmi fuoco in piazza pubblica, ma neanche questa settimana Goodmornig sunday andrà in onda.

E' che il mio cane ha mangiato il file dove c'avevo il post, e la mail di Evylyn ha bucato appena uscita dal server SMTP e adesso la stanno rimorchiando fino al primo POP3 di servizio.
Davvero, c'è un temporale che si sta abbattendo dentro il mio laptop...
...e poi c'è mia zia che sta male e Evylyn che è stata rapita daglli alieni e...

...le cavalletteeeee...

mercoledì, maggio 28, 2008

Mongolfiere

martedì, maggio 27, 2008

Avviso di post-it

martedì, maggio 20, 2008

La scorsa domenica

lunedì, maggio 19, 2008

Tempesta

domenica, maggio 18, 2008

Goodmorning Sunday


I vizi capitali. Sette vizi per sette domeniche.
Si parte con l'invidia... Io e Ev naturalmente, per la rubricozza che ci siamo inventati... Goodmorning Sunday
(ma che già so le 18.30... hmmm... sempre peggio!!!)


Pubblico sta tavola di Manara... vorrei averci anche solo il suo dito mignolo! Dicesi invidia...ehehehhe

Ev: Oggi mi sono riparata dal sole all'ombra dei pennacchi di una ragazza!

Salem: Eh? Ev, eddai, non girare attorno alle cose, si parlava o no di invidia?

Ev: I pennacchi! Quei ciuffi che ti si rizzano fra i capelli quando racconti delle fandonie a scopo ammirativo! La tipa, oggi, mi ha raccontato che il ragazzo ha il nuovo SUV modello "Grezzo" color "Tamarro d'Altri Tempi", che ha partecipato alla trasmissione "Tronisti & porciste", che i tacchi delle scarpe Pucci & Gucci sono anti- proiettile... E io l'ho invidiata, caspita! Ma tu, come te la passi a invidia?

Salem: Personalmente, su tutto, c'ho invidia per la stupidità. Voglio dire: invidio quelli che grazie alla loro stupidità fanno il mondo più semplice, che si divertono con la musica TUNZ TUNZ, che godono nel vestirsi tutti uguali e nel credere nei TG e alla De Fillippi.

Ev: Io invece invidio gli invidiatori, quelli che "l'erba del vicino è sempre più verde" è una legge morale più delle morale delle favole!

Salem: C'ho l'invidia per gatti e della vita che fanno. C'ho l'invidia per chi non viene morso dalla taranta quando la sente. C'ho l'invidia per chi si conforma...
Fermo restando, che se Freud teorizzò l'invidia del pene, io c'ho invidia di chi, il pene, ce l'ha in faccia.

giovedì, maggio 15, 2008

A come Accendino



E scoprirsi anche cineasti...
...vabbè, non esageriamo, ma questo corto è stato creato dal carissimo Giovanni Natale e da me, e montato dal grande Ilario Marrocco. Il tutto direttamente sotto la supervisione di Orson Welles (ok, ok... solamente nelle nostre fantasie aiutate dalla birra oetinger!).

Non sto a spiegarvi la genesi del corto. E nemmeno la trama. Vi posso solo dire che è stato selezionato tra i 100 corti circa (ne sono arrivati 700!), che saranno in gara all' XI festival internazionale di cortometraggi "inventa un film" che si terrà a Lenola (LT) a partire dal 19 Luglio.

Il nostro corto sarà proiettato probabilmente nella giornata del 24 Luglio, nella sezione il cinema che verrà, dove tra i 24, passeranno in finale i primi 6.

A come Accendino:
Un film alla Orson Welles
Sotto l'alto Patrocinio della Città di Oettinger e i suoi Mastri Birrai
Regia alla Orson Welles
Sceneggiatura alla Orson Welles
Durata: 11'
Per la realizzazione del corto non sono stati maltrattati Accendini e/o Attori protagonisti.

mercoledì, maggio 14, 2008

La 190



Ci sono persone che hanno bisogno di pagine e pagine per esprimere un concetto. Ad altri basta una tavoletta grafica e un PC.
Makkox rientra nella seconda categoria.
In genere non linko cose di altri. Ma in questo caso non ne ho potuto fare a meno.

La verità è che non capisco perchè la chiesa voglia impedire agli esseri umani di gestire autonomamente il proprio corpo e stia lì a far battaglie vecchie, invece di intervenite in quelle nuove e più grandi.

Sì Mak, se ci fosse un dio, credo proprio che non sarebbe d'accordo.

PS:
... hmmm... vabbè!
Se ci fosse un dio, probabilmente ogni tanto una mezza fulminata me la beccherei pure io!
Lo ammetto.

domenica, maggio 11, 2008

Goodmorning Sunday, la genesi


Mica si può sempre farlo da soli...
...sparare cazzate, dico.

Apposta io, Salem, e lei, Ev, abbiamo deciso di aprire questa rubrica a due tastiere. Si prende un argomento a settimana e si sviluppa.
Il bello delle cose, poi, è anche come nascono e soprattutto che lo facciano con il piede giusto...
...esemplare, a tal proposito, è stato lo scambio di opinioni che ha dato vita alla rubrica:

Salem:"Blogofesso a chi scusa?"

Ev:" A te, Salem, proprio a te!Sono Ev, la solita bloggherina impertinente e vorrei chiederti di fare una robetta in due…"

Salem: "Grande, mi piacciono le tipe intraprendenti, che senza pudore manifestano i desideri più reconditi e nascosti…"

Ev: "Si, due tastiere che si uniscono per una rubbrichetta di domenica, verso mezzogiorno, una cosetta easy… Dimmi di si!"

Salem: "Evylyn, io a te non ti ho nemmeno mai vista. Ci siamo conosciuti per uno scambio di commenti infetti, su non ricordo nemmeno quale blog. Succede sempre così, fai un commentino senza precauzioni, qualcuno finisce per contattarti e ecco che ti becchi la blogghite e finisci a progettare rubriche di distruzione di massa. Un vero e proprio virus!"

Ev: "Concordo, la blogghite non guarda in faccia nessuno, ti colpisce alle spalle con una tastiera, ti arma di mouse e ti fa aprire mille accounts… Una spirale duepuntozerista che metterebbe in ginocchio anche Primo Carnera. E insomma che facciamo?Annamo di rubrichetta?"

Salem: "Si, non mi bastano più le stupidaggini che ci scriviamo da soli… intorziamo il caffèelatte di qualche lettore!"

Ev: "Ma come caffèelatte? Ma non s’era detto di fare ‘na cosetta verso mezzogiorno?"

Salem:"Appunto, perchè la domenica a che ora comincia?"

venerdì, maggio 09, 2008

il 9 maggio 1978



Erano trent'anni fa. Nel cofano di una Renault 4 rossa, in via Caetani, veniva ritrovato Aldo Moro. Morto.
Trent'anni fa, questo stesso giorno, veniva ucciso, dalla mafia, Peppino Impastato. Uno dei pochi uomini veramente giusti che l'Italia possa vantare.
Di certo, più giusto di queste nostre televisioni, nessuna delle quali lo ha ricordato, oggi. Magari un deputato democristiano è più importante di un uomo di sinistra che s'è opposto alla mafia.
Magari, ma magari anche no.

Mi piacerebbe che, per un anno, uno solo, si invertissero le parti, e si parli di come i Badalamenti imbottirono Peppino di tritolo e lo fecero esplodere sulla linea Catania-Palermo e di come, in Italia, in quegli anni, non erano solo le BR ad ammazzare, ma anche i fascisti e i mafiosi.

Ups, stavo per fa 'na gaffe misà, mi stavo a scorda' della P2 e dei bei pranzetti tra i capi mafia e esponenti dell'ex DC...

...chiedo venia.

...insomma, mi piacerebbe che si portassero corone fiori su quei tavoli, oggi. Tavoli dove lo stato si è accordato con la mafia o su quelli attorno a cui una setta di potenti tirava le file delle stragi nere.
Corone di fiori.
Perchè quei tavolini, dove si mangiava e si beveva, sono, in realtà, la vera tomba di molti uomini liberi.

Ma se succedesse questo, non sarebbe più la stessa cosa, non riconosceremmo più la nostra cara Italia.

Salem

lunedì, maggio 05, 2008

Aliante

domenica, maggio 04, 2008

Rifiuti... dell'evidenza


De Genna'...

Che lavorone che stai a fa!

venerdì, maggio 02, 2008

Come vanno le mie serate


S-CHIANTI classico.
Se butto il fegato al gatto, mi sputa in faccia.
Il mio fegato, non il gatto.

martedì, aprile 29, 2008

post-sballottaggio


A vederli sono solo dei coglioni.
A vedere le percentuali t'accorgi che i coglioni sono proprio tanti.

E' il brivido nero del restauro.

Alemanno, uno che gira con una croce celtica attaccata al collo, sindaco di Roma.

Schifani, uno uomo che fa talmente tanto schifo che gli è tracimato persino nel nome, presidente del senato.

Ora ci manca solo che fanno Rauti presidente della Repubblica e dell'Utri ministro di giustizia.

Poi mi metto sulle alpi con martello e scalpello e stacco l'Italia dall'Europa sperando che vada alla deriva e si schianti contro la Tunisia. Magari beccando in pieno Hammamet e la tomba dell'amicone del nano.

Se proprio si deve colare a picco, almeno preferisco che lo si faccia con stile.

sabato, aprile 26, 2008

Exit polli

Dai miei exit poll, Berlusconi percentualmente si colloca tra la lista del movimento per l'autonomia del parcheggio del Crai e quella per l'abbattimento del colosseo per farci un nuovo parcheggio.
Del Crai.
In poche parole si sta sviluppando di nuovo quel fenomeno per il quale dei 35% degli italiani che votano per Berlusconi, solo uno sparuto nugolo di esaltati dicono di averlo votato.
E davanti al classico berlusconiano trattengo a fatica le risate, lo giuro. Poveraccio si vergogna come un ladro e si nasconde tra le parole.
E' un po' come chi ti dice:"Premesso che non sono razzista, io mi chiedo che cazzo ci vengono a fare 'sti zozzi negri nel nostro paese a fregarci il lavoro, che già non c'è per noi, e poi si ritrovano a rubare e stuprare le nostre giovani balilla!"
E così succede con il berlusconiano tipico.
Non ti dice:"ho votato per Silvio Berlusconi". Ti dice:"Beh, io non credo che sti quattro comunisti con le barche possano condurre un paese come uno che da anni fa l'imprenditore con successo" e ti guarda come per cercare in te l'approvazione del complice.
Ecco, un paese che si vergogna di chi lo governa, ma lo vota lo stesso, o è in un regime di dittatura militare armata e cattivissima, oppure è stato lobotomizzato a colpi di grande fratello.
Per inciso, non ho mai guardato il grande fratello e ho votato il partito per l'autonomia del parcheggio del Crai.

mercoledì, aprile 23, 2008

Questi so pazzi!



Questa vignetta è stata pubblicata su http://www.ilbenecomune.net/ a fianco ad una di Vauro.

Ancora non ci credo.

Forse è solo uno scherzo, forse l'ho sognata... forse boh, si so ammattiti tutti.

Salem

PS. Nella home, sopra la foto, trovate dei pulsantini... uno è home una è la vignetta di Vauro e l'altro, vignetta2 sono io.

venerdì, aprile 18, 2008

Il millenario di una zanzara a dicembre

Perchè è un bravo ragazzo, perchè è un bravo ragazzo,
perchè è un bravo ragazzoooo...


Ok, vabbuò, 1000 contatti non so niente, ma che cazzo, uno ogni tanto deve pure festeggiare no?


...


pe pe pepepepeee
pe pe pepepepeee

peppeeee

giovedì, aprile 17, 2008

Post-elettorale 4

Il mio gastroenterologo mi ha firmato un impegnativa per lo psicologo dell'USL.
Il mio gastroenterologo dice che sono solo travasi di bile.
...
Secondo me, invece, è colpa della lega.
Semplicemente quando vedo Calderoli il mio corpo, spontaneamente, secerne muco verde. Perché le mie ghiandole cercano sempre un certo rigore cromatico.
Anche nello sputo.

martedì, aprile 15, 2008

Post-elettorale 3

Stamane, sul treno, per leggere il giornale mi ci sono volute tre bustine di Malox.

Per fortuna, ho intrattenuto 20 minuti di importante conversazione con una suora che mi diceva che solo la fede può migliorare questo paese.

Come a dire che piove sempre sul cane rognoso bagnato, a cui aveva attraversato la strada un gatto nero reo di aver appena lasciato lo zampino su una fetta di lardo della festa della lega a Pedavena.

...

Cose così.

...

dimmerda.

lunedì, aprile 14, 2008

Post-elettorale 2

Bertinotti fa mea culpa da Vespa.
Fassino piange.
Berlusconi ride.
...
E Bossi...

...

Beh, Bossi... biascica.

Nonostante abbia vinto il centro destra, a me sembra un po' tutto troppo sinistro.

post-elettorale 1

Maporcazoccolaladrabastarda.
Ce l'avevo la battuta per questo post, ma poi ti apro repubblica e li vedo sorridere, il nano con l'amico boccastorta.

E non mi viene più niente da ridere mo...

...sing!

venerdì, aprile 11, 2008

Un attimo

Non è vero proprio un cazzo. Non ti passa proprio niente davanti. I tuoi cari, la tua vita. Niente.

Non è vero per un cazzo che ti rivedi bambino o quando giocavi in bici che venne a piovere che era estate e fece quel grosso fulmine a squarciare il cornicione della casa di zio o quella volta a tredici anni che quella te l'ha lasciata toccare con le mani nelle mutande. Niente. Assolutamente, niente.

E non è vero nemmeno che ti rivedi uscire di casa, aprire il garage, tirare fuori l'automobile, fare un cenno a tuo papà.
Non è vero proprio una mazza di quello che dicono. Almeno per me. S'intende.

Cerchi solo mentalmente di vedere se ce la farai, se ancora c'è un piccolo spazio di frenata, se magari a sterzare o accelerare un pochino o magari scalare di colpo.
Solo quello e basta. Giuro.

Ma che la scena la vedi a rallentatore, quello sì. Quello è vero.

Stasera quella macchina verde, che sbandava in curva, a vederla, era lenta, lentissima. Sbandava, sì, ma con calma. Strusciava piano, di sbiego, i suoi copertoni sull'asfalto viscido di pioggia, e mi veniva contro.

L'ho vista ruotare sul perno non perno delle ruote, come ballasse un valzer suonato da una orchestra di addormentati.

A vederla inesorabile varcare il centro della strada, con traietoria perfetta, t'accorgi che, seppur ogni millisecondo ti pare vecchio e lungo e stanco, i tuoi riflessi sono come le menzogne. Non seguono quello che dici, seguono gli eventi. E basta.

Allora no, che non ci pensi. A quando c'avevi la febbre che tua mamma ti portava il tè caldo. Ai tuoi amici, che ti hanno lasciato o che lascerai. Non ce la fai a pensare agli affetti tuoi.

Senti solo l'incredulità di non poter fare un emerito cazzo.

E non ci credi, non lo puoi credere, che quella macchina, possa essere vera e dura. E che sia talmente vicina da percepire nitidissime le venature che i fari fanno sulla carrozzeria lucidata dalla pioggia.

Non lo credi finchè arriva il botto.

Ed è come quando al cinema si sfasciava la pellicola, succedeva all'improvviso, nel bel mezzo di un inseguimento tra ladri e polizia o di un dialogo tra innamorati o di un piano sequenza. E proprio così, come nulla d'annunciato.
Contraddizione inspiegabile.
All'improvviso.

SPATCH.

Secco e duro. Ma come lontano un miglio.
Lamiere che s'accartocciano, la pioggia di vetri, e il tuo corpo, che, appeso alla cintura, non pago cerca di continuare il suo moto e si ritrova in un abbraccio di nylon e kevlar.

POM.

E lo senti sul naso - è un microsecondo dopo, o una vita fa, chi può dirlo - l'airbag che ti schiaffeggia e allo stesso tempo ti salva.
Sacrificando se stesso, esplode.
Poi...
...
...poi c'è quel

SILENZIO.

Non so dire quanto ne sia passato, interrotto solo dal ticchettare del ferro che si lamenta raffreddandosi. Non lo so quantificare. Ma so che ad un certo punto quel silenzio s'è rotto e che è stata la mia voce a farlo.

"O, E', stai bene?"

Sapere che anche lei, affianco a me, ha vissuto il suo film a rallenty.
Sapere che non c'è modo di conoscerne il titolo.
Sapere che entrambe lo racconteremo. Domani. Ma ognuno a modo suo.

Sapute queste tre cose, stasera, sono uscito da quell'automobile. E l'ho fatto su queste diavolo di gambe.
Smilze, corte, bianchiccie, ma salde.

Certe volte si ha culo nella sfiga.
O almeno mi piace pensarla così.

Salem



Nota di servizio
L'ho voluto raccontare qui, il mio botto.
Non mi sono fatto veramente nulla. Ringraziando Dio o la mia oramai poverbiale guida flemmatica.
E' che mo mi ritrovo una grana in più e un macchina in meno (per il momento spero). E pensare che erano secoli che non guidavo... vabè...
Cioè, sembra che anche il ragazzo, quello che guidava la macchina verde senza la quale io a quest'ora starei ancora facendo bisbocce, non si sia poi fatto malissimo. Anche se lui, una notte in ospedale se la farà.
Insomma, fatto è che continua la striscia di sfiga paurosa.
Se mi incontrate, mi raccomando, grattatevi.

mercoledì, aprile 09, 2008

Ma quant'è bella

E' blu.

C'ha la lucina davanti con la dinamo. E funziona!
C'ha il cambio a 4 velocità.
C'ha due parafanghi. Uno di dietro e uno davanti.
C'ha pure il copri catena per non farti zozzare i pantaloni.
C'ha i catarifrangentini dietro e ai pedali.
C'ha il cambio di quelli al manubrio che giri la manovella. Mica quelli che devi fa col pollice.
C'ha , undite udite, il campanello con sopra scritto Atala! Fa un solo TLIN. Ma lo fa.

...

La domanda ora è:
Quanto ci metteranno a fottermi tutta sta roba?

Si accettano scommesse.



UPDATE

Ieri sera quel brigante di un Vix è riuscito a farne tre consecutivi di TLIN...
... standing ovation...

Tra meno di una settimana

Camminare per strada è diventata ormai una impresa ardua.
Cioè mi fanno impressione!
I manifesti elettorali, dico. Ce ne sono talmente tanti attaccati uno sull'altro che ho visto pali di ferro piegarsi sotto il peso di tutta quella carta e colla. Si sono talmente inspessiti che sui marciapiedi non si passa più.
Poi tutte ste facce che ti guardano, ti fissano, ti sorridono. Che cazzo ridi, vorrei dirgli. C'è percaso qualcosa cui vale la pena sorridere in Italia?
Beh, riflettendoci sopra, sì.
Tra Berlusconi che chiede di fare test psichiatrici ai PM, Dell'Utri che dice che nei libri di storia ci sono troppi riferimenti alla resistenza (forse avrà letto qualche trattato di elettrotecnica...), "yes we can" e il gazebo di Alemanno proprio sotto casa mia, ci sarebbe proprio da piegarsi in due dalle risate. Cioè, cazzo è come se lo Zelig si fosse trasferito sul TG.

Ma a me, chissà perché, quando ci passo vicino, al gazebo di Alemanno, non mi viene mica poi tanto da ridere.

Anche perchè se vince il nano col riporto, 'sto giro ci toccherà tesserarci tutti a mediaset premium e tifare Milan.
Per legge.

mercoledì, aprile 02, 2008

Zobeide

Riprendo un disegno che ho fatto su carta. Mi domandavo come venisse ridipinto in digitale. Il risultato è Zobeide. Città incantevole... se non fosse che l'ho disegnata io.

(clicca per ingrandire)

Di la', dopo sei giorni e sette notti, l'uomo arriva a Zobeide città bianca, ben esposta alla luna, con vie che girano su sé stesse come in un gomitolo. Questo si racconta della sua fondazione: uomini di nazioni diverse ebbero un sogno uguale, videro una donna correre di notte per una città sconosciuta, da dietro, coi capelli lunghi, ed era nuda.
Le città invisibili, Italo Calvino

martedì, aprile 01, 2008

Una cosa seria

Le mie attività di impegno sociale (nonchè gli amici dell'associazione e gli amici degli Ya Basta romani, con quei randelli in mano...) mi obbligano a segnalarvi quest'incontro. Magari chi sta a Roma giovedì 3 ci fa un salto. Oh, è na cosa interessante e affatto pallosa.

lunedì, marzo 31, 2008

Come sotto ad un TIR... ma pieno di incudini


Il grado di intontimento del lunedì dipende dal weekend. Come ovvio, più nel weekend si è alzato il gomito, l'avambraccio, la spalla e tutto il resto e più il lunedì è una giornata di merda.

Se cominciate la mattina del lunedì venendo svegliati di soprassalto, quando la sera prima siete andati a dormire palesemente ubriachi, con una voce che vi implora di cambiare questo e quello in quel file, ancora ancora ci stiamo. E' la prassi. Si sa, potreva succedere ed è successo. Punto.

Ma poi realizzare che il file è in word e siete alle prese con delle tabelle, vuol dire realizzare che la settimana è cominciata proprio alla cazzo di cane. E che il trend è palesemente negativo.

Ritrovarsi il lunedì mattina, con ancora le cispe agli occhi, a combattere con Word, è come chiudersi in una campana di bronzo e farsi rotolare giù per le scale di piazza di Spagna. Dopo ti senti la testa che ti ronza allo stesso modo. Ne sono sicuro.

Vabbè, che si sappia, a me, più del lunedì mattina, mi sta sul culo microsoft word. E quel coglione sorridente di Bill Gates.

Ma quanto può esse figo?

Questa è una cosa che mi ha fatto godere.
Prepotentemente.

http://muxtape.com/

E ti pare che non mi facevo la mia cassettina:

http://salem.muxtape.com/

sabato, marzo 29, 2008

Me la sono sempre immaginata così


Non avevo più di 16 anni, la prima volta che l'ascoltai. Stavo al primo e unico pub che il mio paese abbia mai avuto. Giovanni mise su il disco del Boss, dicendomi: "ascolta".
La seconda traccia di quel disco era Thunder Road.
Me la sono sempre immaginata su per giù così.
Magari in modo banale, magari come un film troppo scontato, ma da sempre immagino una Chevrolet ferma e lei che la guarda smettendo di ballare. Che ci posso fare? E' così e basta.

mercoledì, marzo 26, 2008

maporcadiquellaputtanaluridacescabukkina...

Premesso che è da prima di pasqua che espello roba verde dal mio apparato respiratorio.
Solida.
Premesso che l'ultimo mio contatto erotico risale a quando un meteorite si abbattette sul golfo del Messico e che era con una specie di triceratopo estintosi subito dopo l'impatto, ma per una malattia venerea.
Premesso che ho usato la parola "abbattette", nonostante faccia palesemente schifo, solo perché contiene al suo interno la parola "tette".
Premesso che il giorno di pasqua, sul pianerottolo delle scale esterne di mia sorella, nel bel mezzo del diluvio universale, le mie scarpe hanno pensato bene di dimenticare ogni concetto sull'attrito, dimostrando che l'aquaplaning è possibile anche da fermo, scaraventandomi gentilmente per terra alla velocità della luce.
Premesso che in seguito a tale impatto con il suolo ora assomiglio a uno che ha dato contemporaneamente del ricchione a Mike Tyson e della puttana alla madre e alla sorella di Chuch Norris.
Premesso che sono praticamente sublimato via dal mio paese il giorno dopo pasquetta per venire a Roma a fare un esame...
...
Premesso tutto questo, quando oggi, il giorno prima del suddetto, il professore ha avuto il coraggio di negare di aver mai fissato una cazzo di data per domani, è stato battuto dal vostro amato Salem ogni record precedente di porconamento, elaborando una bestemmia ininterrotta lunga 1h12min32sec.

Per i curiosi, la bestemmia era formata da:

326 diverse divinità
432 animali
43 oggetti di forma fallica
12 bocconcini di bufala campana, avvelenati.
54 attrici porno
34 madonne
87 marchi registrati
23 ortaggi
4 protocolli internet
1 preservativo bucato
67 stati
20 tipi di tortura
65 capi di abbigliamento
21 tipi di biancheria intima
120 proiettili di artiglieria pesante
5 costellazioni
7 basiliche
32 chiese
55 pontefici
55 cazzi di gomma

Molto presto la direzione la renderà pubblica in podcast scaricabile da questo blog.

Salem

giovedì, marzo 20, 2008

Sul vecchio ponte


Ai visitatori (per lo più poveracci dispersi nella rete...) di questo blog:
questo post è un po' pesante, quindi se avete la connessione lenta per visualizzarlo ci metterete un po'. Mi sto attrezzando per cercare di comprimere meglio le immagini, ma blogspot sembra fare a cazzotti con i .jpg e io sto per fare a cazzotti con il mio hosting gratuito.
Insomma, non voglio che voi facciate a cazzotti con me (siete in 4 che visitate sto blog, ma comunque benissimo in grado di triturarmi di mazzate).

Oh, io vi ho avvertito!

Salem

mercoledì, marzo 19, 2008

nuovo cervello cercasi

mercoledì, marzo 12, 2008

(st)Ronzii - 2

sabato, marzo 08, 2008

(st)Ronzii - 1

Mi sto dando a questa cosa, non so quante uscite avrà, né ogni quanto l'aggiornerò. Come tutto in questo Blog è, per me, e soprattutto per le mie capacità, sperimentale.
Per adesso sta cosa sta qua, proviamoci:



Molto di 'sta cosa è tratta da Fly, di Chris osmoz... Magnifica serie di Strip disegnata da Makkox...
Seguo quest'uomo da parecchio e dal suo stile attingo molto. Spero non se n'abbia di avere un piccolo emulatore.


Salem

martedì, marzo 04, 2008

il 5

giovedì, febbraio 28, 2008

Non sopporto le catene di sant'antonio, cazzo!

From: xxxxxx291@hotmail.it
To: kxxxxx@hotmail.com; faxxxxc@hotmail.it; xxxxxx86@hotmail.it; xxx_xxx86@hotmail.it; xxxxxx64@hotmail.it; pxxxx87@hotmail.com; xxxxxfoxxxega@hotmail.com; joxxxe_xxxx@hotmail.it; xxxxx87@live.it; xxxxx.carxxxxi@hotmail.it; prxx@hotmail.it; xxxx3330@hotmail.com; lxxxxxx.88@hotmail.it

Date: Mon, 25 Feb 2008 05:25:35 -0800

Per scoprire il valore di un anno,
chiedilo ad uno studente
che è stato bocciato all'esame finale.

Per scoprire il valore di un mese,
chiedilo ad una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.

Per scoprire il valore di una settimana,
chiedilo all'editore di una rivista settimanale.

Per scoprire il valore di un'ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.

Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.

Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.

Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.

Il tempo non aspetta nessuno.
Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un grande valore.
Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.

L'origine di questa poesia è sconosciuta ma porta fortuna a coloro che la mandano in giro (e poi è carina!).
Non tenerla per te, ma inviala a tutti quelli a cui auguri Fortuna

From: salem
To: xxxxxx291@hotmail.it; kxxxxx@hotmail.com; faxxxxc@hotmail.it; xxxxxx86@hotmail.it; xxx_xxx86@hotmail.it; xxxxxx64@hotmail.it; pxxxx87@hotmail.com; xxxxxfoxxxega@hotmail.com; joxxxe_xxxx@hotmail.it; xxxxx87@live.it; xxxxx.carxxxxi@hotmail.it; prxx@hotmail.it; xxxx3330@hotmail.com; lxxxxxx.88@hotmail.it
Date: Tue, 28 Feb 2008 17:23:06 -0800


Per scoprire il valore di un mese
chiedilo al culo dell'Arcuri

Per scoprire il valore di una settimana
chiedilo a Dio, che se ce ne metteva un paio in più c'aveva tempo per pensare e forse non creava Berlusconi.

Per scoprire il valore di un minuto
chiedilo ai parlamentari. Ognuno di loro ci costa circa 4 € al minuto. Manco la Vodafone per parlà in Burchina Faso!

Per scoprire il valore di un secondo
chiedilo a Zinedine Zidane, o a Toto Cutugno, che va bene uguale.

Per scoprire il valore di un anno
chiedilo a quello che se ne fece venti con la condizionale per il duplice omicidio dei creatori di ste cazzo di catene!

L'autore di questa poesia, sono io. Porta rogna a chi la riceve e a chi la manda. Insomma si tratta di jella a doppio taglio.
Una volta un tale l'ha ricevuta e non l'ha rispedita. Il giorno dopo un meteorite gli è piombato in casa ammazzandogli la suocera. Poi, per fortuna, sua moglie ha ritrovato la mail e l'ha subito reinviata a tutti gli indirizzi in rubrica. Il giorno dopo la suocera del tizio è resuscitata e alla sua segretaria, con cui intratteneva un intenso scambio mi mail pornodattilografiche, le si sono afflosciate le tette e venuta la cellulite.
E' vero! Non è una balla! Se ricevi questa mail meglio che ti metti l'elmetto e ti rannicchi sotto la scrivania perché ti potrebbe succedere di tutto.
Se hai un bunker antiatomico ficcatici dentro e non uscire per alcuna ragione.

Ah, dimenticavo

Per scoprire il valore di un'ora
chiedilo a chella puttana d mammta

mercoledì, febbraio 27, 2008

Post cuginocelebrativo



Cugi! Lo so, forse dovrei alleggerire quelle occhiaie ma sei uscita così...
...poi io lo so che, in fondo, ma proprio in fondo, mi vogliono bene anche le tue occhiaie.

martedì, febbraio 19, 2008

Tramonti


Sembrava che la sua stessa attesa partorisse il sangue che colorava quel tramonto del più vermiglio dei rossi.

Quando il vento lo permetteva, riusciva ad udire il frastuono della battaglia giù al ponte. E poi ancora al di là delle montagne a ovest. Ma ciò che la stupiva in quel momento, proprio dopo il boato, era quel silenzio.

Il vento spirava da quella parte.

Non portava con se alcun suono.

giovedì, febbraio 14, 2008

Luridi bastardi

mercoledì, febbraio 13, 2008

Nuvole

venerdì, febbraio 08, 2008

Ragazzina

La ragazzina sollevò leggermente il capo.
Per la prima volta staccò gli occhi da Hervé Jancour e li posò sulla tazza.
Lentamente, la ruotò fino ad avere sulle labbra il punto preciso in cui aveva bevuto lui.
Socchiudendo gli occhi, bevve un sorso di tè.
Allontanò la tazza dalle labbra. La fece riscivolare dove l'aveva raccolta.
Fece sparire la mano sotto il vestito.
Tornò ad appoggiare la testa sul grembo di Hara kei.
Gli occhi aperti, fissi in quelli di Hervé Jancour.
Seta, Alessandro Baricco

giovedì, febbraio 07, 2008

Hara Kei

Salirono insieme il fianco della collina, fino ada arrivare in una radura dove il cielo era rigato dal volo di decine di uccelli dalle grandi ali azzurre.
- La gente di qui li guarda volare, e nel loro volo legge il futuro.
Disse Hara Kei.
- Quando ero un ragazzo mio padre mi portò in un posto come questo, mi mise in mano il suo arco e mi ordinò di tirare a uno di loro. Io lo feci, e un grande uccello, dalle ali azzurre, piombò a terra, come pietra morta. Leggi il volo della tua freccia se vuoi sapere il tuo futuro, mi disse mio padre.

Seta, Alessandro Baricco

mercoledì, febbraio 06, 2008

Seta

Hervè Jancour sentì l'acqua colare sul corpo, sulle gambe prima, e poi lungo le braccia , e sul petto. Acqua come olio. E un silenzio strano, intorno. Sentì la leggerezza di un velo ci seta che scendeva su di lui. E le mani di una donna - di una donna - che lo asciugavano accarezzando la sua pelle, ovunque: quelle mani e quel tessuto filato di nulla. Lui non si mosse mai, neppure quando sentì le mani salire dalle spalle al collo e le dita - la seta e le dita - salire fino alle sue labbra, e sfiorarle, una volta, lentamente, e sparire.

Seta, Alessandro Baricco

sabato, febbraio 02, 2008

Eudossia



A Eudossia, che si estende in alto e in basso, con vicoli tortuosi, scale, angiporti, catapecchie, si conserva un tappeto in cui puoi contemplare la vera forma della città. A prima vista nulla sembra assomigliare meno a Eudossia che il disegno del tappeto , ordinato in figure simmetriche che ripetono i loro motivi lungo linee rette e circolari, intessuto di gugliate dai colori splendenti, l'alternarsi delle cui trame puoi seguire lungo tutto l'ordito.

Le città invisibili, Italo Calvino