Abbandonata prima o dopo esser stata abitata, Armilla non può dirsi deserta. A qualsiasi ora, alzando gli occhi tra le tubature, non è raro scorgere una o molte giovani donne, snelle, non alte di statura, che si crogiolano nelle vasche da bagno, che si inarcano sotto le docce sospese nel vuoto, che fanno abluzioni, o che si pettinano i lunghi capelli allo specchio. Nel sole brillano i fili d'acqua sventagliati dalle docce, i getti dei rubinetti, gli zampilli, gli schizzi, la schiuma delle spugne. La spiegazione a cui sono arrivato è questa: dei corsi d'acqua incanalati nelle tubature d'Armilla sono rimaste padrone ninfe e naiadi.
Le città Invisibili, Italo Calvino
3 commenti:
E Se uno scrivesse un blog semplicemente solo per parlare meglio con se stesso?....Purtroppo adesso non ho il tempo materiale per leggere tutto...cosa che farò più tardi...ma purtroppo per te non posso fare a meno di precisare una cosuccia...!NON SEEIII UNO SFIGATOOOO!un bacio
Carms disegni desideri deliziosi, complimenti!
Grazie ragazzi,
la verità è che sono in continuo processo di investigazione. Come dice Moniù, con me stesso. Questo è quello che mi esce. Poi, vedo con piacere che sto prendendo maggiore confidenza con il disegno digitale...
...tuttavia da qui e essere maturo ce ne vuole.
Un abbraccio
Salem
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